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Maurizio Bolognini,
artista e ricercatore, lavora all'intersezione tra
arte e tecnologia. Le sue installazioni esplorano le implicazioni estetiche e sociali
dei nuovi media, indagandone dimensioni diverse: la
possibilità di
delegare l'azione artistica al tempo infinito della macchina, la generazione di
infinità fuori controllo (immagini sconfinate, voci inesauribili, come nella serie
Macchine programmate, dal 1988), l'introduzione di forme avanzate di interattività (serie
Collective Intelligence Machines, dal 2000 e ICB-Interactive
Collective Blue, 2008), il networking e l'e-democracy, i flussi
spazio-temporali della comunicazione tecnologica e le interferenze tra
spazio geografico e spazio elettronico.
Prima di dedicarsi alla
ricerca artistica ha studiato Urbanistica all'Università IUAV di Venezia
e Scienze sociali alla Birmingham University (UK), e ha lavorato come
ricercatore nell'ambito della democrazia elettronica e delle tecniche di
comunicazione di rete (che ha usato più tardi anche in alcuni
lavori interattivi).
I suoi lavori sono stati esposti in numerose occasioni, in Europa e negli Stati
Uniti. Tra le mostre personali: PAN, Palazzo delle Arti, Napoli; Museo di Arte Contemporanea
di Villa Croce, Genova; Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma; Istituto Italiano di Cultura, Parigi;
Cavellini, Brescia; Morra, Napoli; Neon, Bologna; Leonardi, Genova; Centro di Arte Contemporanea Ticino, Svizzera; Williamsburg Art and Historical Center, New York; Palazzo Ducale,
Genova; Galerie Depardieu, Nizza; Roger Smith Lab, New York. Tra le mostre collettive: Macro, Museo di Arte Contemporanea, Roma
("ADD2011"); Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Roma ("Art@network"); Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova ("Il viaggio dell'uomo immobile"); Taipei Museum of Fine Arts (9th Biennial of
Drawing), Taipei; Kunsthaus Langenberg, Germania ("Tuhfulung"); Art
Palace, Cairo
("Imafy"); Museo del Sannio, Benevento ("New Technologies: Ascott, Bolognini,
Forest, Kriesche, Mitropoulos"); Housatonic Museum of Art, Bridgeport CT
("It's For You. Conceptual Art and the Telephone"); ("It's For You. Conceptual Art and the Telephone"); Museo Mambo, Bologna ("No Neon No Cry"); Museo Gamec, Bergamo ("Salto
nel Vuoto").
Lectures e presentazioni
delle opere comprendono tutte le Artmedia Conferences dal 1995 al 2009, in particolare
alla École Normale Supérieure (ENS) e all'Institut National d'Histoire de l'Art (INHA),
Parigi. Inoltre MLAC, Università "La Sapienza" di Roma; Generative Art
Conference, Politecnico di Milano; WSE Meeting, University of Shiga, Giappone; International Media Art Forum for
Youth, Cairo.
E' autore di diverse pubblicazioni tra cui Democrazia elettronica
(Carocci, Roma 2001), Postdigitale (Carocci, Roma 2008),
Machines (Postmedia Books, Milano 2012), Schermologie 1990-2017
(YCP, Tricase, Le, 2018). Il lavoro di Bolognini è documentato sia
da pubblicazioni di arte contemporanea (Flash Art, Tema Celeste, Arte e
Critica, Luxflux, Artpress, Ligeia, New York Art World, NY Arts Magazine,
PerformArts,
tra le altre) sia da diversi libri e cataloghi, tra cui: S. Solimano (a cura di),
Maurizio Bolognini: Programmed Machines 1990-2005 (Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova 2005);
S. Solimano et al.,
Infinito personale (Nuovi Strumenti, Brescia 2007); D. Scudero (a cura di),
Maurizio Bolognini. Installazioni, disegni, azioni (Lithos, Roma 2003).
SMSMS (SMS Mediated
Sublime). Courtesy Art
Palace, Cairo, 2008. (Photo V. Fanis, K. Zayan)
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