Maurizio BologniniMaurizio BologniniMaurizio Bolognini

 
Installazione demoscopica (Maurizio Bolognini) con Fotonera (Angelo Candiano). Courtesy Institut Culturel Italien, Maison de l'Italie, Paris, 1998.


Installazioni demoscopiche (1997-99)

"Una serie di radar (quelli usati negli impianti antifurto) erano collegati ad altrettanti contatori elettromeccanici che avanzavano ogni volta che uno spettatore si avvicinava all'oggetto corrispondente. Nella sala espositiva si sentivano distintamente i click dei contatori......."


Installazioni in cui il pubblico osserva il proprio comportamento attraverso un sistema di sensori radar e contatori situati in corrispondenza degli oggetti esposti.  Installations in which members of the public can observe their behaviors, using a system of radar sensors and counters placed next to the objects on display.


Untitled
  (Installazioni Demoscopiche). Interactive installation (various objects, counters, radar sensors). 
Institut Culturel Italien, Maison de l'Italie, Paris, 1998

 



   
E-gouttoirs, 1999


Strutture metalliche ready-made, elettrificate con dispositivi usati per i recinti per cavalli. 
Ready-made metal structures, electrified with devices used for horse pens. 

   

  E-gouttoir, 1999. Installazione (egouttoir, elettrificatore per recinti) visiva e tattile.
 
 E-gouttoir, Kunsthaus Langenberg, Germany, 1999


Nel 2001 avevo realizzato una di queste installazioni in Svizzera, al Centro d'Arte Contemporanea Ticino, usando un égouttoir simile a quello di Duchamp. Nel 1999 avevo fatto la prima installazione di questa serie per la Kunsthaus di Langenberg, in Germania. In quel caso mi avevano proposto di lavorare a una struttura metallica antropomorfa, una specie di ready made che veniva consegnato ad alcuni artisti perché ne facessero un'opera, in qualsiasi modo. Era una forma che non mi interessava, così alla fine avevo deciso che una soluzione per fare comunque il lavoro poteva essere di elettrificarla. Il risultato mi era sembrato interessante e il pubblico si metteva in coda per sperimentare la scossa [...]  
Gli E-gouttoirs sono lavori che hanno bisogno di elettricità, ma potresti anche vederli come lavori sull'elettricità. Mentre molte mie installazioni corrispondono alla seconda fase (digitale) dell'elettricità (alcuni direbbero la fase cognitiva), gli E-gouttoirs corrispondono alla prima fase (analogica): quella della luce, della forza motrice e della rivoluzione industriale; insomma l'età di Duchamp. Nella fase analogica il nostro rapporto con la tecnica era ancora caratterizzato da un'influenza reciproca: la tecnica (strumenti e macchine) aumentava la nostra capacità di realizzare 'fini', che a loro volta potevano essere in parte modificati dalla tecnica (che agiva sull'ambiente, sulle condizioni di vita e sui comportamenti). Nella fase digitale questo sta cambiando: le tecnologie sono sempre più immateriali e capaci di auto-organizzazione, quasi trovando in sé le ragioni del proprio sviluppo .......